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Il Furo: il rituale del bagno tradizionale giapponese

Il Furo: il rituale del bagno tradizionale giapponese

Un vero e proprio rito di benessere: questo è il Furo giapponese.

Il bagno tradizionale, in Giappone, è regolato da un preciso cerimoniale volto a rilassare la mente e il corpo, rigenerandoli.

La vasca d’acqua fumante nella quale ci si immerge, allora, ha la funzione di distendere i muscoli e i nervi, di purificare le impurità della pelle e di lasciare che i pensieri possano riposare.

Niente a che vedere, insomma, con la semplice igiene personale a cui è dedicato un momento specifico precedente all’immersione.

Per la cultura giapponese ogni gesto dedicato alla cura del proprio corpo si tramuta in benessere ed energia positiva, ecco perché quello che a molti può sembrare un semplice bagno, in realtà, è molto di più.


Cos’è il Furo


Come dicevamo, il Furo (o Ofuro) è il tradizionale bagno giapponese caratterizzato da un vero e proprio rituale.

A differenza di come viene inteso il bagno in Occidente, infatti, il Furo tiene separati gli aspetti di igiene e relax ed è regolato da un preciso cerimoniale.

Lo scopo principale del Furo è quello di rilassare e scaldare.

Questo rituale viene praticato ancora oggi nelle locande tradizionali giapponesi (i ryokan), nelle terme (gli onsen), nei bagni pubblici e nelle case private.


Il rituale


Il rituale del Furo segue regole ben precise che partono da un attento ordine gerarchico.

I primi a potersi immergere sono gli ospiti, successivamente è il turno degli anziani, poi dei figli e, infine, della madre che si immerge insieme ai bambini più piccoli che non sono in grado di fare il bagno da soli.

Tutti i componenti della famiglia utilizzano la stessa acqua ed è per questo motivo che il rituale prevede che si entri all’interno della vasca già perfettamente puliti.

Prima di immergersi nell’acqua calda, infatti, ci si siede su di uno sgabello per lavare corpo e capelli con cura usando l’acqua presente in un catino. Ci si insapona e ci si friziona in maniera energica per eliminare le impurità. Attenzione, però, perché il sapone non deve mai entrare in contatto con la vasca del furo e quindi il risciacquo è importantissimo.

A questo punto ci si può immergere nella vasca che contiene acqua calda generalmente a una temperatura compresa tra i 38° e i 42°.

Una volta terminato il bagno non di rado ci si sottopone a un massaggio con oli essenziali e ci si spazzola i capelli dopo averli frizionati con un leggero quantitativo di olio profumato.

A questo punto si può indossare il tradizionale yukata da bagno (diverso da quello utilizzato come abito estivo per uscire).

Il momento preferito per il Furo è, solitamente, la sera quando, terminati gli impegni quotidiani, si ha il tempo per dedicarsi alla cura di sé stessi e si sente la necessità di rilassarsi.


Gli effetti benefici del Furo


Come abbiamo visto, il Furo costituisce un vero e proprio rituale di benessere.

La pulizia iniziale garantisce la rimozione delle impurità e, inoltre, permette alla pelle di trarre il massimo beneficio dal calore sprigionato dalla vasca di acqua calda. Le alte temperature, infatti, aiutano i pori ad aprirsi e favoriscono l’eliminazione delle tossine. In questo modo la pelle può ritrovare la sua naturale luminosità.

Inoltre il bagno caldo ha un notevole potere rilassante: immergendosi, infatti, la muscolatura si distende e, allentando la tensione, si riesce a recuperare il buon umore.

Insomma, il Furo è decisamente un rito di purificazione di corpo e spirito.


Arredamento e materiali


Il bagno giapponese è molto diverso da quello occidentale anche per quanto riguarda spazio, dimensioni e arredamento.

Nella maggior parte dei casi è molto più piccolo e comprende lo spazio per la vasca del Furo e una doccia a pavimento.

I sanitari, invece, sono collocati in una stanza a parte.

In passato la vasca veniva realizzata in legno di cipresso giapponese (hinoki), ma oggi è facile trovare vasche in acrilico o in acciaio in quanto si tratta di materiali che hanno bisogno di molta meno manutenzione.

I Furo tradizionali non avevano scarico e venivano scaldati con una stufa a legna. Quelli moderni, invece, sono spesso dotati di un sistema di ricircolo in grado di filtrare e riscaldare l'acqua grazie a uno scaldabagno o a una pompa di calore.

Sebbene i materiali siano cambiati, ciò che è restato immutato è il significato profondo di questo vero e proprio rituale.


Come sperimentare il Furo a casa propria


Se anche tu hai voglia di rilassare anima e corpo e desideri provare il rituale del Furo giapponese, sappi che ormai numerose SPA e centri termali propongono questa esperienza anche in Italia.

Se poi sei così fortunato da avere una vasca a casa, allora è tutto più semplice. 

Inizia da una profonda pulizia del corpo con una doccia e poi, dopo aver riempito la vasca, immergiti e lascia che mente e muscoli si rilassino.

Una volta terminato il bagno dedica qualche minuto alla cura della tua pelle: i nostri Routine Box sono perfetti per dedicare un gesto gentile al tuo corpo ogni giorno. Massaggia il tuo viso con movimenti delicati e circolari per ritrovare benessere e luminosità!

Se a casa non avessi la possibilità di goderti un bagno come quello giapponese, prenditi comunque cura della tua pelle detergendola e mantenendola idratata con ingredienti naturali quotidianamente.

Con i prodotti Ikigai Beauty Routine Box riuscirai a percepire quel senso di armonia ed equilibrio su cui si basa l’esperienza del Furo.

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